Barbara Fregnan

Ho iniziato a prendermi cura di me stessa con l’Ayurveda

L’Ayurveda è la più antica scienza del benessere conosciuta al mondo, la fonte principale di questa antica conoscenza sono i Veda, antichi testi redatti dai saggi spirituali (rishi) dell’ India.

L’Ayurveda è un sistema che ha codificato come funziona l’uomo, come interagisce con l’ambiente, che cosa lo distoglie dalla salute e dall’equilibrio e che cosa invece lo aiuta a mantenersi sano e raggiungere la longevità.

Per l’Ayurveda il concetto di salute viene considerato come condizione naturale dell’uomo mentre la malattia è vista come allontanamento da una condizione di normalità. Lo scopo principale di Ayurveda è infatti proprio quello di sviluppare la conoscenza e si prefigge quattro scopi fondamentali che sono:

  • prevenire le malattie
  • prendersi cura della salute
  • mantenere la salute
  • promuovere la longevità

Sushruta celebre medico ayurvedico (ca V sec. AC) così definisce lo stato di salute:

“L’individuo sano è colui che ha umori, il fuoco digestivo, i componenti tissutali e le funzioni escretorie ognuno in buon equilibrio, e che ha lo spirito, i sensi e la mente sempre compiaciuti”.

Lo scopo principale dell’Ayurveda è quello di preservare (è una medicina preventiva) la buona Salute nell’uomo sano in modo da dare sostegno ai quattro principali obiettivi della vita che sono:

  • Dovere universale ed individuale
  • Ricchezza
  • Piacere
  • Liberazione

Secondo l’Ayurveda la salute non è solo assenza di malattia ma è uno stato di continuo appagamento e di benessere, uno stato di felicità fisica, mentale e spirituale.

I 5 elementi, o Panchamahabuta, concorrono a formare i tre Dosha: Vata, Pitta e Kapha, cioè le tre energie principali che esprimono le funzioni di Creazione, Mantenimento e Distruzione (nella tradizione induista, queste tre forze sono rappresentate rispettivamente dalle divinità Brahma, Vishnu e Shiva).

Uno dei concetti più importanti è quello dei Tridosha. Essi devono essere presi in considerazione nel determinare la costituzione individuale, l’origine delle malattie, i trattamenti, i metodi per rimanere in buona salute, la routine giornaliera e stagionale, le terapie di purificazione (Panchakarma), le terapie di tonificazione, il massaggio, il tipo di esercizio fisico, la dieta etc..

I Dosha sono energie sottili che manifestano e strutturano nell’universo, come nell’essere umano, i 5 elementi, e controllano, regolandole, tutte le funzioni biologiche e psicologiche del corpo, della mente e della coscienza. In armonia tra di loro, producono equilibrio e buona salute, al contrario sono fonte di una grande varietà di disturbi.

I Dosha consentono il dialogo della mente con il corpo, tutte le speranze, le paure, i sogni e i desideri, così come le più piccole emozioni e aspirazioni lasciano il loro marchio sulla fisiologia. Lo squilibrio dei Dosha è il primo segno che la mente e il corpo non sono perfettamente coordinati. Ogni volta che accade qualcosa nella mente, c’è un evento corrispondente nel corpo. Questa interconnessione si realizza a livello sottile, dove mente e corpo si congiungono e dove materia ed energia sono intercambiabili.

L’Ayurveda afferma che l’uomo è UNICO ED IRRIPETIBILE. In questo senso parliamo di PRAKRITI, con la quale si intende la natura e l’identità dell’uomo, che non cambia nel corso della vita e che viene determinata al momento del concepimento.

La Prakriti, l’individualità del soggetto, è data dalla combinazione delle Energie Primarie, i 5 elementi ”Panchamahabhutas” (sono spazio, aria, fuoco, acqua e terra), i quali compongono l’universo e unendosi all’ anima formano tutti gli esseri viventi.

Nella loro interazione, i cinque elementi danno forma alle forze basilari della vita, la forza del movimento, della trasformazione e della coesione, queste tre forze vengono chiamate Dosha, che nell’essere umano rappresentano l’umore corporeo e le caratteristiche somatiche individuali, dalla struttura fisica al tipo di pelle, dal tipo di capelli agli occhi, dal tipo di digestione alla qualità del sono.

I Dosha sono tre: VATA (30% spazio e 70% aria), PITTA (30% acqua e 70% fuoco) e KAPHA (30% terra 70% acqua). Quando i Dosha sono in equilibrio siamo in piena salute ed efficienza mentale, quando invece uno o più Dosha sono in eccesso o in difetto creano squilibrio, VIKRITI (impurità), quindi l’insorgere del disturbo o malattia.

Per mantenere la prakriti di un’ individuo in equilibrio, quindi la salute, si lavora sul suo squilibrio (vikriti), seguendo il principio che L’OPPOSTO CREA EQUILIBRIO ED IL SIMILE SQUILIBRIA.

Secondo l’Ayurveda tutti gli uomini nascono con una propria costituzione, basata sulla diversa combinazione delle tre energie Vata, Pitta, Kapha.

Esistono costituzioni: MONODOSHICHE, quando un Dosha è decisamente predominante sugli altri (maggiore del 60%). Queste si definiscono costituzioni VATA, PITTA O KAPHA (sono rare)

BIDOSHICHE, quando vi sono due Dosha predominanti possono esserci le seguenti combinazioni:

VATA – PITTA

PITTA – VATA

VATA – KAPHA

KAPHA – VATA

PITTA – KAPHA

KAPHA – PITTA (si scrive sempre prima il Dosha con la percentuale più alta)

TRIDOSHICHE, dove si ha un equilibrio dei tre Dosha, tutti e tre sono rappresentati in egual misura (sono rarissime).

La costituzione viene stabilita al momento della fecondazione. Determinanti sono 5 fattori:

  • Fattore paterno;
  • Fattore materno;
  • Le condizioni dell’utero;
  • L’alimentazione materna;
  • La stagione del concepimento

Analizziamo ora in modo più approfondito Vata, Pitta e Kapha, riconoscerli è indispensabile per eseguire il trattamento più adatto.

VATA
Movimento, governa il sistema nervoso, circolatorio, respiratorio ed escretorio, composto principalmente di Spazio e Aria.

PITTA
Calore, regola l’assimilazione, governa il sistema digestivo ed endocrino e il metabolismo, composto di Fuoco e Acqua.

KAPHA
Unione, costruisce la struttura, governa il sistema immunitario, distrugge i corpi estranei, lubrifica e attiva la difesa dei tessuti, composto di Acqua e Terra.

L’ideale sarebbe che queste tre forze fossero il più possibile in equilibrio tra di loro, fatta salva una certa predominanza di una delle tre rispetto alle altre. Tale predominanza determina la formazione di una caratteristica struttura del corpo, del carattere, dei tessuti, cioè la composizione in genere di un individuo che lo rende unico rispetto ad un altro.

Dove si trova un grande squilibrio nella composizione dei tre Dosha, cioè quando uno o più di uno, prevale sugli altri o risulta più debole, lì possono intervenire la medicina e i trattamenti ayurvedici.

CONOSCENDO LA COMPOSIZIONE E LE QUALITA’ DEI DOSHA RISULTA ABBASTANZA FACILE CORRERARLI CON IL CIBO E LO STILE DI VITA. IL PRINCIPIO DA APPLICARE E’ CHE IL SIMILE ACCRESCE IL SIMILE.

Dagli effetti congiunti dei tre Dosha sulla mente e sul corpo possono derivare le condizioni di equilibrio e squilibrio.

VATA
In equilibrio conferisce: mente vigile, dinamismo, entusiasmo, vitalità, evacuazione regolare, sonno profondo.
In squilibrio conferisce: ansia, preoccupazione, insonnia, nervosismo, debolezza, disturbi dell’appetito, pelle secca, stitichezza, intolleranza al freddo, dolori articolari, lombari, crampi muscolari.
Le cause: Vata Dosha viene disequilibrato principalmente dallo stress, affaticamento psicofisico, dal poco sonno, dai lunghi viaggi, dall’alcool, dal fumo, dal salto dei pasti, dagli ambienti rumorosi e affollati, dalla stagione fredda. Gli squilibri di Vata sono i più comuni, Charaka (autore indiano) ne descrive 80.

PITTA
In equilibrio conferisce: sicurezza, intraprendenza, allegria, mente acuta, buona digestione, carnagione luminosa, cordialità.
In squilibrio conferisce: irritabilità, ostilità, cattiva digestione, collera, eruzioni cutanee e infiammazione della pelle, cute giallastra.
Le cause: squilibrano il Dosha Pitta lo stress accompagnato da ira, collera, risentimento, problemi incalzanti, il clima troppo caldo e umido, l’eccessiva esposizione al sole estivo. Charaka descrive 40 quadri patologici.

KAPHA
In equilibrio conferisce: calma, coraggio, forza, stabilità, comprensione, generosità, forte sistema immunitario, vitalità.
In squilibrio conferisce: pigrizia, depressione, sonnolenza, inerzia mentale, pesantezza, ingordigia, possessività, obesità, avversione al freddo umido, ritenzione dei liquidi, diabete.
Le cause: il Dosha Kapha è squilibrato dallo stress, dal senso di insicurezza, dal senso di essere rifiutati, dall’eccessiva dipendenza, dall’eccesso di sonno, dal clima freddo, umido e nevoso, dall’alimentazione con eccesso di cibi dolci, grassi e pesanti.

Come riequilibrare vata aggravato:

  • Dormire negli orari giusti e per il tempo necessario
  • Assumere il cibo ad orari regolari
  • Assumere cibi cotti, untuosi, pesanti, dai sapori dolce, salato e aspro
  • Ridurre cibi piccanti astringenti e amari
  • Bere molto
  • Rallentare il ritmo, ridurre gli spostamenti e i viaggi
  • Stare in luoghi caldi
  • Ricevere regolarmente l’oleazione con oli caldi
  • Fare saune e fomentazioni
  • Fare bagni e docce calde
  • Frequentare persone tranquille ed evitare situazioni che portano paura e ansia
  • Regolarità, è importante seguire una routine giornaliera
  • Coltivare l’autostima, il pensiero positivo, la fiducia e la sicurezza
  • Yoga e meditazione

Come riequilibrare pitta aggravato:

  • Assumere cibi dolci, amari, astringenti e rinfrescanti
  • Evitare cibi salati, aspri, piccanti e caldi
  • Assumere ghee (burro chiarificato)
  • Ridurre gli impegni lavorativi e le responsabilità
  • Frequentare luoghi tranquilli e rinfrescanti come montagna, laghi e fiumi
  • Evitare competizione e aggressività
  • Ridurre l’esposizione al calore
  • Yoga e meditazione
  • Ricevere massaggi calmanti con oli leggeri come cocco e vinaccioli

Come riequilibrare un kapha aggravato:

  • Ridurre l’assunzione di cibi grassi, pesanti, untuosi, dolci, acidi, salati e freddi
  • Assumere cibi leggeri, amari, astringenti, caldi e piccanti/speziati
  • Perdere peso e ridurre la pigrizia
  • Aumentare l’attività fisica e mentale
  • Ricevere trattamenti con polveri asciutte (udvartana)
  • Viaggiare
  • Yoga dinamico (Ashtanga)

La costituzione ha un ruolo importante in tutti gli aspetti della vita di un individuo in quanto influisce su salute, malattie e pensieri. Lo studio dei Dosha aiuta ad ottenere una vita sana.

Dal 2013 per me l’Ayurveda non è solo una passione ma un vero e proprio stile di vita.

“Barbara ma come faccio a sapere qual è la mia costituzione?”.

Ecco la risposta alla domanda più gettonata: L’unico modo per saperlo è rivolgersi ad un medico ayurvedico che con una serie di analisi e valutazioni saprà indicarti la costituzione e l’eventuale squilibrio del momento su cui intervenire.