Il massaggio indiano Shantala, arriva dal Kerala, stato dell’India terra madre dell’Ayurveda e viene tramandato di madre in figlia con un linguaggio che va dritto al cuore
Shantala è il nome con cui spesso lo si definisce, e con cui noi ci vogliamo identificare , non è il nome della tecnica, come molti pensano, o un significato del massaggio stesso. Shantala è il nome della donna che il Dott.Leboyer (ginecologo e ostetrico francese, precursore del cosidetto metodo Leboyer,ossia il parto dolce) incontrò in India, a Calcutta, e che gli fece scoprire una dimensione della cura del bambino fino ad allora per noi occidentali ignorata.
Questa donna era ospite in un centro per l’assistenza ai bisognosi, e aveva due figli.
La visione di Shantala che massaggia suo figlio in un contesto difficile come quello dei sobborghi di Calcutta sembrò al Dott.Leboyer una visione. Il Dottore scrive:
E’ grazie a Leboyer, e grazie a Shantala, se oggi noi possiamo portare questo amore a tante persone.
Questi antichi saperi tramandati tra le donne non si riferiscono solo al momento della nascita; le donne si trasmettevano esperienza e sapere fin dal concepimento e soprattutto dal momento in cui la madre iniziava a sentire le pulsazioni e i primi soavi battiti del feto. Il massaggio infantile nella proposta del metodo Shantala permette di prolungare l’intimo contatto che si instaura tra madre e figlio anche dopo il parto. Ciò si può considerare un’integrazione fisiologica, naturale e cosciente che permette al bambino di ritrovare quel “sentire” che aveva conosciuto all’interno del grembo materno e che dopo l’evento meraviglioso ma altrettanto frastornante per lui del parto, lo aiuta a rasserenarsi trovando conforto nel conosciuto.